"Sono quei sentimenti sospesi, come polvere, che non trovano riposo, che non si depositano mai e che pesano sul cuore. Quei dolori cuciti a doppio filo sul cuore, di cui potresti liberarti, solo strappandoti il cuore. E certe mattine quel sentimento feroce, intessuto, quella trama tragica, ti ricorda che hai ancora un cuore". Nella rete del cuore di ogni personaggio, è trattenuto, intrappolato, impigliato un orologio. Questo orologio rappresenta la loro carica umana. In questo terzo libro che conclude la trilogia, i personaggi si dovranno ineluttabilmente confrontare con la scansione del proprio tempo interiore. Come reagiranno? Cosa prevarrà il rancore e l'odio o la compassione e il perdono? L'apogeo o l'abisso? E' il tempo del disvelamento, del dipanamento che oltrepassa i chiaroscuri, le ombre e i rassicuranti alibi. E' il tempo dei padri e dei figli; degli amori smarriti e ritrovati. Ma è oltremodo il tempo delle parole inzuppate di lacrime fino al midollo, lasciate ad asciugare al calore rovente dei ricordi.